«I prezzi del rame erano troppo alti. Per questo ci siamo detti: o cambiamo materiale per la nostra produzione o rimaniamo schiacciati. Così siamo passati all'alluminio. Una rivoluzione faticosa, e ancora in atto, ma oggi siamo tre passi avanti rispetto ai nostri competitor». A parlare è Angelo Bettinzoli, amministratore delegato di Sabaf, società ai vertici mondiali della produzione di componentistica per cucine a gas. E la sua è una storia di un imprenditore che ha scelto la strada dell'innovazione come scudo per difendersi dalla forte volatilità dei prezzi nel comparto dei metalli non ferrosi.
Sabaf produce, in particolare, rubinetti per le cucine a gas ovvero piccole valvole che regolano l'afflusso di gas nei bruciatori. Un settore di nicchia ma che, dati i grandi volumi (25,3 milioni di unità prodotte nel 2008), ha contribuito al raggiungimento, da parte di Sabaf, di un fatturato di 160 milioni di euro. I componenti vengono del resto acquistati dai piccoli, medi e grandi operatori dell'industria del "bianco".
Fino al 2006 il gruppo bresciano produceva rubinetti con l'ottone, lega composta da zinco e rame. Metalli la cui volatilità dei prezzi rappresentava un problema. Soprattutto i listini del metallo rosso, tra oscillazioni continue, sono continuati a crescere fino a raggiungere il picco record il 3 luglio 2008 a 8.985 dollari per tonnellata. Un valore insostenibile per un azienda che pur si proteggeva con i future. «La copertura rappresenta anzitutto un costo ma, soprattutto, – spiega Bettinzoli – non ti tutela dalle richieste dei clienti, che chiedono adeguamenti al ribasso quando la materia prima scende, oppure minacciano di non rispettare i contratti quando i prezzi salgono troppo».
Per questo Sabaf decide di voltare pagina. Investe 30 milioni di euro e inizia a progettare rubinetti in alluminio. «Una rivoluzione», sottolinea Bettinzoli. «Perchè per noi voleva dire non solo cambiare i fornitori, ma anche progettare qualcosa di completamente nuovo, rinnovare le linee produttive,cambiare mentalità». Ma i benefici, ci sono stati? «Produrre rubinetti ora ci costa il 35 per cento in meno in termini di consumo energetico. L'alluminio è del 54% più leggero rispetto all'ottone, quindi è anche più facilmente stoccabile e trasportabile. Oltre a un evidente risparmio in termini di costi per la materia prima: di alluminio c'è abbondanza in tutto il mondo, a differenza del minerale di rame, che invece è concentrato in pochi Paesi». E ora Sabaf, spiega l'ad, «può godere di un vantaggio competitivo rispetto alle altre società del comparto: un divario che non potrà essere colmato molto facilmente».